
La Corte d’Appello di Milano "apre le porte" ai gemellini con due papà nati negli Usa da madre surrogata.Seppur inizialmente l’Ufficiale di stato civile e il Tribunale di primo grado avevano rifiutato la trascrizione, i genitori di due gemellini non si sono arresi e da oggi i loro figli sono cittadini italiani a tutti gli effetti, con i cognomi di entrambi i papà.Infatti, la Corte d’Appello di Milano (346/2016 V.G.) ha ordinato di trascrivere integralmente nel registro degli atti di nascita i certificati dei bimbi nati con la tecnica della "gestazione per altri"; ciascuno di loro avrà dunque il cognome di entrambi i padri e l’indicazione della dicitura "gemello".La richiesta era stata inizialmente rifiutata, in quanto ritenuta contraria all’ordine pubblico perché i bambini erano nati per il tramite della maternità surrogata (tecnica riproduttiva vietata in Italia dalla legge 40) e di fatto, in questi casi, lo stato italiano riconosce alla nascita solo un genitore, quello biologico.In ogni caso, questa rappresenta una svolta che mette al centro i diritti dei minori, escludendo violazioni dell’ordine pubblico e attenendosi al preminente interesse del bambino.Per qualsiasi informazione di merito su modalità e costi delle procedure di riconoscimento e trascrizione, lo Studio Legale Nicosia resta a disposizione, anche previo contatto mail a segreteria@studioavvocatonicosia.it